I.I.S. G. BARUFFI – Chiesa di S. Carlo a Ceva

Contatti
  • Categoria
    Scuole Superiori
  • Indirizzo
    P.zza Galliano, 3 CEVA (CN)
  • Regione
    Piemonte
  • Comune
    CEVA
  • Docente referente
    Prof.ssa Loredana Balocco
  • Monumento Adottato
    Chiesa di S. Carlo a Ceva

Descrizione

Descrizione

L’IIS Baruffi che, nella sede di Ceva, ospita il Settore tecnico e il Liceo Scientifico, sorge nella immediate vicinanze di Via Derossi, il centro più antico della città; esso vanta, come anche la via principale, via Marenco, un caratteristico impianto medievale.Qui sorge la Chiesetta di San Carlo dei primi decenni del 600, che costituisce l’oggetto della presente ricerca. Il nostro interesse per il monumento ha avuto un’origine narrativa, in quanto ci è stato chiesto dalla nostra docente di lettere, in accordo con il dipartimento, di creare un racconto utilizzando l’incipit che riportiamo di seguito

“davvero suggestiva questa chiesetta, sembra di fare un salto nel passato; potremmoessere nella Milano del 600 e incontrare Manzoni e Renzo in giro per la città. Voi restauratori sapete fare miracoli: l’affresco di Sant'Agostino era irriconoscibile, l’umidità del Tanaro non è certo amica delle antiche pitture”… “Sì, era molto rovinato e necessitava di particolare riguardo. Sono contenta che la Sovrintendenza si interessi tanto da mandare un esperto in supervisione; spero che lei trovi buono il mio lavoro” “Con la sua opera ha ridato una fisionomia alla pregiata fattura secentesca di San Francesco e San Rocco, ma, guardandola dipingere, direi che lei tratta Sant’Agostino con affetto, come se fosse uno della sua famiglia bisognoso di cure!” “Ha proprio intuito la verità: vede, è scritto qui a caratteri molto piccoli: fato far de Livia Arezza D’Ocellis”. Il mio nome è Livia Arezza D’Ocelli proprio come la committente; sono una discendente della famiglia e dietro a questo ex voto c’è una storia che mi ha sempre affascinato..”

La preparazione del compito è stata affidata a un lavoro domestico individuale, di ricerca, cui è seguito lo sviluppo creativo in classe e l’approfondimento. Lo svolgimento dell’elaborato ha dato origine alla curiosità e allo studio guidato; abbiamo così contattato il comitato culturale Via Marenco che da anni si preoccupa della Chiesa cercando finanziamenti che ne permettano il restauro. Grazie a questo gruppo di studiosi e appassionati, abbiamo fatto una visita alla Chiesa, scoprendo la bellezza della struttura architettonica secentesca, cui, pur passando ogni giorno su via Derossi, pochi di noi avevano fatto caso. Ci ha colpito la fattura raffinata degli affreschi dell’interno, la cui iconografia ci è stata spiegata nei particolari dagli esperti del comitato. In questa occasione abbiamo però potuto notare anche le evidenti condizioni di degrado e ci siamo uniti all’obiettivo di curare il centro storico della nostra città a cominciare proprio dalla Chiesetta di San Carlo, che un po’ ci appartiene. L’adesione al Concorso “Adotta un monumento” propostaci dal Comune e accolta dai nostri docenti ci è parsa una buona occasione per agire in questo senso. Abbiamo così avviato ricerche bibliografiche che ci hanno portato a scoprire il libro di Angelo Ferro “Ceva e la sua zona” del 2001 e il testo più antico dell’ abate Giovanni Olivero “Memorie storiche della città e marchesato di Ceva” del 1858 e a contattare anche un’altra associazione, Ceva nella storia, interessata al centro storico. . La nostra docente referente del progetto di partecipazione al concorso ha scelto tra i lavori narrativi quello che più sembrava riprodurre, in un’atmosfera suggestiva, la realtà della Chiesa di San Carlo e lo ha proposto come base per il video.

Durante le varie viste all’edificio abbiamo anche constatato come l’affresco di Sant’Agostino, elegante e raffinato, sia ben conservato e mostri ancora chiaramente l’iscrizione di cui si parlava nell’incipit del nostro lavoro, testimonianza diretta delle committenze private presenti nell’edificazione e nella decorazione del luogo, quest’ultima spesso con caratteristiche di ex voto.

Abbiamo esaminato le informazioni contenute sul sito del Comune di Ceva, pensando a una integrazione e offrendo la nostra collaborazione per organizzare eventuali tour del centro storico per comitive di turisti.

La presenza nel nostro Istituto dell’Indirizzo Cat, che spesso si avvale della collaborazione della Scuola Edile di Cuneo, le competenze approfondite di analisi di documenti storici proprie del Liceo, la conoscenza di buon livello della lingua inglese e francese che si evidenzia particolarmente nel corso AFM, permetterebbero un approccio professionale e completo che coinvolgerebbe l’intero Istituto, nella sede di Ceva, e che offrirebbe al Comune e ai Comitati un servizio turistico d’eccellenza, inglobando in modo più significativo la visita alla Chiesa, compresa negli itinerari già studiati allo scopo esperimentati.

Il video, della durata di tre minuti, realizzato per questa occasione, tende ad evidenziare i fattori che hanno costituito la base della nostra proposta per il concorso: gli studenti a scuola prendono coscienza delle bellezze artistiche e culturali della loro città, scoprendo, con entusiasmo, un simbolo da adottare e proteggere come monumento significativo. Questo lavoro, portato avanti in una realtà di forte immigrazione, condotto da studenti anche di origine straniera, come avviene nella nostre classi multietniche, ha come obiettivo quello di capire una città. Partecipare alla realtà odierna del posto in cui si abita, comprendendo il significato di manifestazioni culturali, come può essere a Ceva la festa di San Carlo, rinata da poco, costituisce una buona pratica di integrazione. La festa di San Carlo, rientrata nella tradizione, appare, inoltre , di buon auspicio per la rinascita di un edificio interessante da un punto di vista sia estetico che storico. A questo scopo, abbiamo studiato una scheda sintetica, , con notizie storiche, artistiche e architettoniche; tradotte in in Inglese e Francese divengono come materiale informativo da affiggere nelle vicinanze dell’edificio o da utilizzare negli itinerari di visita già predisposti.

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