Nel video inviato, non si vedranno scorci urbani, piazze, statue, palazzi, ma aule scolastiche.

Abbiamo infatti interpretato l’oggetto del bando come una metafora in cui abbiamo traslato il punto di vista spostandolo dall’ambito urbano, propriamente detto, alla “casa” che ogni studente dimora per sei ore al giorno, un quarto della propria vita adolescenziale, la scuola.
Nella nostra scuola, sono anni che si sperimentano nuove forme di didattica e di comunicazione; tra queste il ciclo composto da Aule In Mostra che sin’ora ha portato alla realizzazione di otto aule a tema, in ognuna delle quali si è potuto trattare un argomento sviluppato in maniera interdisciplinare e i cui esiti non possono che dirsi assolutamente lusinghieri come dimostrato dal coinvolgimento degli alunni ai riconoscimenti ottenuti.
Abbiamo così scelto di raccontare la nostra scuola perché le aule realizzate sono dei monumenti nell’accezione originaria del termine, Mnemòsine, ricordare.
L’alunno è l’artefice, il produttore del monumento, e non solo il possessore o il fruitore. Le opere presentate nel video rappresentano pertanto la storia didattica, artistica, culturale, civile del luogo in cui vivono gli studenti coinvolti. Il percorso- processo-progetto rappresenta lo strumento adottato per realizzare il legame alunno / classe / scuola, una metafora del legame che dovrebbe unire cittadini e città.